19 marzo ore 10.00 – Energia: quali prospettive – tavola rotonda


Aldo Chiarini, Presidente ENGIE Italia: “Stiamo passando dalla grande produzione centralizzata dell’energia a quella decentralizzata fatta dalle rinnovabili. Queste fonti sono però intermittenti e perciò i grandi impianti dovranno rimanere per fare il back-up alle rinnovabili. E sono gli impianti a gas che potranno farlo perché il gas è un combustile flessibile, utile per i cicli combinati”. Gli attori dell’attuale mercato energetico quale interesse hanno ad investire sulle fonti alternative? “In passato ci sono stati interessi spinti dagli incentivi, per certi versi anche eccessivi, oggi invece un operatore come Engie ha interesse ad investire nell’efficienza energetica. L’efficienza è l’energia che non si consuma. L’importante è che ci sia stabilità politica e che le regole attuali abbiano una continuità da permettere la pianificazione di investimenti”.
 
 

Carlo Malacarne, Amministratore Delegato di Snam: “Le energie rinnovabili rappresentano l’avvenire, adesso occorre gestire con consapevolezza le fonti che accompagneranno le rinnovabili come il gas che è un idrocarburo pulito. Gli idrocarburi fossili non verranno sostituiti completamente e a breve tempo dalle rinnovabili quindi occorrerà una politica energetica che tenga conto degli aspetti ambientali ed economici. Gli equilibri geopolitici ed il mercato energetico? L’Europa ha bisogno di energia e gli idrocarburi non si trovano in Europa ma nell’area caucasica e in Africa. Bisogna perciò fare i conti con i delicati equilibri geopolitici perché ad esempio la fonte russa oggi copre il 30% del fabbisogno europeo. Serve perciò un accordo politico ben coordinato tra gli Stati europei”.
 
 

Nicola Lanzetta, Head of Market Italy at Enel: “Per il mercato energetico del nostro Paese è un momento roseo, basti pensare alle tre grandi attività del mondo energetico: la produzione, la distribuzione ed il mercato. Sul fronte della produzione il 42% dell’energia in Italia è generata da fonti rinnovabili. Sul fronte della distruzione in Italia esiste una “rete intelligente” come Enel ci stiamo impegnando nella sostituzione del “contatore intelligente” che verrà sostituito da uno ancora più evoluto. Il mercato poi, i clienti sono abituati ad un servizio di valore e sono abituati a scegliere”. Gli equilibri geopolitici ed il mercato energetico? “E’ un rapporto strettissimo. Il mix di energie sta un po’ cambiando la geografia politica. In Italia ad esempio c’è un nuovo modo di produzione di energia elettrica. Siamo in continua evoluzione”.