Eunomia Energia, come si promuove la transizione energetica

“Oggi a EunomiaMaster parleremo dell’evoluzione del mercato energetico italiano, strettamente interconnesso allo scenario mondiale. Il panorama del mercato dell’energia, infatti, da un lato, è influenzato da quanto accade fuori Italia e in particolare nel mercato delle commodities, dall’altro dall’evoluzione tecnologica che avviene in Italia ed è capace di influenzare il livello mondiale”. Così l’AD di Enel Francesco Starace ha presentato oggi il suo intervento a Eunomia Master, nell’ambito della sessione dal titolo “La transizione energetica”.

“Il ruolo di HFV come investitore istituzionale nel settore delle energie rinnovabili è legato alla sua crescita a livello internazionale e italiano. A mio avviso è necessario abbandonare la polemica sugli incentivi per iniziare a parlare di storage, integrazione delle reti elettriche, elettrificazione dei consumi e efficienza energetica. In questi anni infatti stiamo assistendo ad un vero e proprio cambio di paradigma. Nel fotovoltaico HFV si propone come protagonista del necessario consolidamento del settore” ha sottolineato Diego Percopo, AD HFV.

Sul tema della transizione energetica è intervenuto anche Giuseppe Gatti, presidente GDF Suez: “La transizione energetica in Italia riguarda l’uso crescente delle rinnovabili, che deve affrontare barriere tecnologiche, come la questione dell’accumulo, e barriere economiche, per il costo delle energie rinnovabili sostanzialmente più alto di quello delle tradizionali. Per questo è necessario che le imprese si impegnino per orientarsi verso il nuovo sistema energetico e il Paese si sforzi per adeguare strutture, investimenti e ricerche in questa direzione”.

“L’Europa deve andare nella direzione di essere meno dipendente dalle fonti fossili e deve puntare sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica. In questo senso il nostro continente è sicuramente all’avanguardia rispetto ad altre regioni del mondo, ma è importante ricordarsi che l’energia migliore è quella che non viene consumata. A livello italiano possiamo vantare una buona performance di efficienza energetica del sistema produttivo, siamo secondi dopo la Germania. Ma questo non deve limitare gli sforzi per creare più posti di lavoro nella transizione energetica, investendo in città meno inquinate e più belle” ha detto Monica Frassoni, presidente dei Verdi europei.