1 aprile ore 17.30 – Città Metropolitane: lo stato dell’arte

Una fotografia sullo stato dell’arte del processo di costituzione delle Città Metropolitane è stata fatta da Francesco MerloniLuciano Vandelli, e Dario Nardella:
 

Francesco MerloniProf. Diritto Amministrativo Università Perugia: “Quanto guardano i cittadini ale città metropolitane? Francamente penso poco. Soprattutto nelle grandissime città metropolitane. Certo a Roma, per il tema dei servizi forniti ai cittadini, ancora viene coinvolto il comune e, come si faceva poca attenzione alla provincia prima, si continua a fare poca attenzione alle città metropolitane. E’ la città metropolitana che si deve affermare perché il cittadino comprenda che da lì derivano servizi nuovi, qualificati, unificati, resi efficienti”.
 
 

Luciano VandelliProf. Diritto enti locali Università Bologna: “Le città metropolitane si stanno muovendo in tutta Europa, stanno avvenendo cose importanti, da ultimo, pochi giorni fa, l’Inghilterra ha approvato una nuova legge che sta estendendo la figura delle città metropolitane con grande flessibilità, grandi simmetrie da una situazione all’altra. E’ una prospettiva che sta crescendo rapidamente, dopo che si erano già mosse la Francia e altri paesi. Per quanto riguarda l’Italia, siamo nella fase di trasformazione. La scelta che ha fatto la legge, cosiddetta Delrio,è stata di trasformare le precedenti provincie con delle novità rilevantissime. La prima di questa novità: le città metropolitane sono sicuramente in questa fase e, per molte realtà, anche in prospettiva, governate dai sindaci dei comuni”.
 
 

Dario NardellaSindaco di Firenze: “Quello che conta è che le città metropolitane devono essere sempre di più determinate a recidere il cordone ombelicale con le vecchie province. Non siamo la copia sbiadita né la bella copia delle vecchie province. Siamo una cosa completamente nuova. Nasciamo per semplificare la vita ai cittadini e per incoraggiare gli investimenti e le infrastrutture sui territori. Questo è l’obiettivo che le città metropolitane italiane si devono, si vogliano dare, ed è con questa intenzione che chiediamo al governo, ed in particolare al Ministro Padoan, un supporto anche dal punto di vista della gestione finanziaria di questi enti che comunque ereditiamo dal passato”. Su Firenze città metropolitana: “Firenze è una città metropolitana ideale per misure perché è una città con una economia molto dinamica, tanti settori di eccellenza nell’industria, un patrimonio culturale straordinario e una conurbazione che negli anni si è sviluppata. I confini che conosciamo oggi, tra i comuni di Firenze e gli altri comuni, praticamente non esistono, i cittadini non li considerano più. Hanno solo scopi burocratici che complicano la vita alle imprese, ai cittadini e che noi dobbiamo semplificare. Un primo passo non può che essere la fusione di Firenze con i comuni limitrofi, non per allargare i confini di Firenze ma per fare una vera grande città che sia il cuore della città metropolitana”.