10 Marzo – "Governo Multilivello e Politiche Pubbliche"

Terzo appuntamento di Eunomia Master – Edizione 2017 “L’Italia dopo il referendum costituzionale”, a Settignano nei locali di Villa Morghen. “Governo Multilivello e Politiche Pubbliche” è stato il tema del terzo week-end di lavori. A inaugurare venerdì 10 marzo il pomeriggio sono stati il Professor Luciano Vandelli – Ordinario nell’Università di Bologna, docente di Diritto amministrativo e Diritto degli enti locali nella Facoltà di Giurisprudenza e nella Scuola di specializzazione in studi sulla amministrazione pubblica (SPISA) – e Livio Giannotti, Amministratore Delegato di Quadrifoglio – Servizi Ambientali Area Fiorentina Spa, coordinati da Raffaele Bifulco, Professore ordinario di Diritto Costituzionale Facoltà di Giurisprudenza, Luiss “Guido Carli” Roma e membro del Comitato Scientifico di Eunomia. Insieme hanno discusso di “Aree vaste: innovazione, e governabilità locale”.
La riforma costituzionale si è fermata ma non il processo di rinnovamento delle aree vaste, Città metropolitane e province:
Luciano Vandelli, Ordinario nell’Università di Bologna, docente di Diritto amministrativo e Diritto degli enti locali “Innovazione in questo momento è una parola fondamentale in questo momento. Noi veniamo dalla bocciatura del referendum che ha fermato la prospettiva di revisione costituzionale ma non l’innovazione, perché l’innovazione era già partita ed era partita con una serie di cambiamenti a partire da quelli delle aree vaste, le province e le città metropolitane, le quali hanno in comune un dato di fondo che riguarda la pianificazione ma non solo: prima noi avevamo un livello comunale, un livello provinciale, regionale statale, ciascuno con un proprio apparato politico e una propria separatezza. Oggi sono gli stessi sindaci e consiglieri comunali, cioè il livello di prossimità che è chiamato a governare le logiche di area vasta: questo è un cambiamento radicale. Lo stesso sindaco è portato ad occuparsi degli interessi della collettività ma degli interessi più ampi della collettività insediata nell’intero territorio.
Come si tiene insieme innovazione e buona amministrazione di una società pubblica?

Livio Giannotti, Amministratore Delegato di Quadrifoglio: “Dove la politica sceglie la strada del rinnovamento, della modernizzazione e dell’efficienza si può realizzare un’infrastruttura, interamente a capitale pubblico, capace di stare sul mercato e competere con chiunque. Le difficoltà per stare sul mercato sono enormi – perché un’azienda ancorchè a controllo pubblico – deve affrontare una situazione del Paese davvero ingarbugliata. Più che lavorare noi passiamo tanto del nostro tempo a risolvere problemi e soprattutto a sbrogliare matasse burocratiche”.
Il secondo momento di lavoro del venerdì pomeriggio è stato dedicato al tema: Parlamento e Autonomie regionali. Davanti ai giovani amministratori di Eunomia, Gianpiero D’Alia, già Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione nel Governo Letta, attualmente Presidente della Commissione Bicamerale per le Questioni Regionali e Lorenza Violini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Milano.
Dopo la bocciatura del referendum costituzionale e decisione della Consulta come proseguire nel rinnovamento dei rapporti tra Parlamento e autonomie locali?


Lorenza Violini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Milano: “La soluzione identificata dalla riforma costituzionale bocciata dal popolo italiano aveva un’intuizione favorevole, in quanto il Senato aveva in sè i vari soggetti che lavorano e vivono sul territorio e lo amministrano. A questo punto (per la riforma del rapporto tra Parlamento e autonomie locali) bisogna guardare in tre direzioni: la ristrutturazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali che venga integrata con i rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali; il ripensamento della Conferenza Stato-Regioni; e infine la dimensione europea. In questa nicchia ci sono tanti elementi che possono aiutare il Parlamento e le assemblee regionali a dialogare sia attraverso lo strumento di valutazione delle politiche sia tramite le assemblee legislative. E poi speriamo che la bocciatura del referendum rappresenti solo un essere “rimandati a settembre” e magari tra qualche anno si possa riprendere il percorso costituzionale”.